POREC’ U SNIJEGU – PARENZO SOTTO LA NEVE è un libro di 300 pagine di carta patinata che, in una serie di numerosissime fotografie, mostra la cittadina istriana in un insolito abito invernale: la neve.
ll libro, edito da Errata Corrige nel 2011, me l’ha inviato in regalo Milivoj Debelich, che si definisce parentino della terza generazione, a partire dal passaggio dell’ Istria alla Jugoslavia. Io avevo mandato a lui il mio “PARENZO, gente, luoghi, memoria”. Tra il vecchio parentino esule e quello della terza generazione è sorta un’amicizia, favorita dagli scambi epistolari via Internet.
Le pagine introduttive di Drago Orlic’, in croato ed in italiano, sono accompagnate da foto in bianco e nero provenienti dall’archivio del marchese Benedetto Polesini, donato dal figlio Gian Paolo al Museo del territorio parentino, che documentano la comparsa della neve intorno agli anni Venti e Trenta del secolo scorso. Altre istantanee in bianco e nero testimoniano la visita della neve nel 1956 2 nel 1963. Poi compaiono le foto a colori, che sono, nella maggior parte, quelle scattate il 19 ed il 20 dicembre 2009.
La raccolta segue un itinerario che va, partendo da sud, al Porto, alla Riva. Il palazzo comunale, costruito nel 1909 su progetto degli architetti Ruggero e Arduino Berlam, è raffigurato in ben quattordici pagine. Le gioie invernali, Aspettando la primavera, Le vie, le piazze, i tetti, Patrimonio storico, Le panchine abbandonate, Il panorama settentrionale, Parenzo di notte sono gli altri capitoli con la neve onnipresente.
Ma è Parenzo la vera protagonista negli aspetti più vari e suggestivi, colti dai ventotto autori degli scatti sia nelle vedute panoramiche che in quelle particolareggiate.
Se il libro può essere considerato anche come oggetto di promozione turistica, tuttavia non si può fare a meno di cogliere un vero sentimento di amore verso Parenzo da parte di coloro che ne hanno curato così bene l’edizione e da coloro che hanno prodotto le foto. Senza dubbio gli odierni cittadini vogliono bene a San Mauro loro protettore, pur chiamandolo Svetom Mauru.
Non hanno dimostrato grande amore quelli che hanno fatto dell’isola San Nicolò uno scoglio con sopra incagliata una “Concordia” di cemento che nessun rimorchiatore potrà trascinare via.